Per comodità di consultazione riporto di seguito le modalità per far aprire le vongole e ogni altro genere di conchiglia.
L'operazione di pulitura è quella di noiosa e difficile, soprattutto se non siete al mare: in questo caso, infatti, sarà sufficente dotarsi di una buona quantità di acqua di mare e immergervi le vongole per 20-30 minuti almeno un paio di volte: gli animaletti in questo modo si spurgheranno ed espelleranno anche il residuo di sabbia eventualmente rimasto al loro interno. Se non vi trovate al mare dovete salare l'acqua del rubinetto ed il procedimento può diventare un po' più difficoltoso perchè non è facile trovare la giusta salinità per farle spurgare: serve un po' di pazienza e qualche tentativo!
Una volta completata questa fase, passiamo alla cottura vera e propria: le vongole possono essere cotte anche in una pentola senza aggiunte di olio, ma io preferisco sempre fare un leggerissimo soffritto. In una pentola bassa a fondo largo aggiungo un paio di cucchiai di olio, uno spicchio di aglio tagliato a fettine e un peperoncino. Lascio soffriggere a fuoco vivo per pochi minuti e poi aggiungo i gusci coprendo subito la pentola con il tappo e alzando la fiamma.
Dopo qualche minuto le vongole si apriranno: è importante non farle bollire ma spengere il gas non appena la maggior parte di esse sarà aperta, visto che il liquido ci servirà per completare la cottura della pasta. Se rimane qualche vongola chiusa possiamo direttamente buttarla o conservarla per vedere se dovesse aprirsi nell'ultima fase di cottura.
A questo punto non resta che togliere le vongole dalla pentola sgocciolandole e, se gradito, buttando la metà vuota del guscio. Il liquidi rimasto nella pentola dovrà essere filtrato per eliminare gli eventuali residui di sabbia e sarà importantissimo per completare la cottura della pasta.
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