Dopo una serie di sperimentazioni, sono a passarvi la ricetta della pasta fatta in casa con qualche accorgimento per evitare le tradizionali complicanze in cui si incappa le prime volte.
La premessa è che l'impasto che vado a descrivervi può essere riutilizzato per ogni tipo di pasta all'uovo: tagliolini, spaghetti alla chitarra, maltagliati, pappardelle, tortellini e tortelli e via dicendo. L'unica piccola differenza che mi sento di consigliarvi è di non salare l'impasto se dovete prepararci tortelli o tortellini con un ripieno particolarmente saporito.
Ingredienti:
- farina di semola di grano duro (1 parte)
- farina di grano tenero 00 (2 parti)
- 1 uovo per ogni hg complessivo di farine
- 1 pizzico di sale
La porzione media è 1 hg di farina (e quindi 1 uovo) per persona. Quindi se volete mettere a tavola 4 persone dovrete munirvi di:
- 4 uova
- 133 gr di farina di semola di grano duro
- 266 gr di farina di grano tenero
- sale
Consiglio n.1: generalmente io aggiungo un 10% di farina di grano tenero a completamento dell'impasto, prima o dopo la fase di riposo, dato che generalmente le uova sono molto grandi e l'impasto risulta troppo appiccicoso.
In una capiente ciotola o direttamente sul tavolo rovesciate le farine e create la classica fontana al centro, dove andrete a rompere le uova e ad aggiungere il sale fino. Iniziate ad impastare con una forchetta e concludete l'operazione con le mani, lavorando intensamente per alcuni minuti. Riponete l'impasto in una ciotola, copritela con un panno e lasciate riposare per 30 minuti circa.
Trascorsi i 30 minuti, riprendente l'impasto e lavoratelo nuovamente per qualche minuti aggiungendo, se necessario, un po' di farina di grano tenero. Noterete subito che la seconda lavorazione risulterà più semplice della prima e il composto molto più omogeneo e morbido.
A questo punto inizia il divertente: suddividete l'impasto in piccoli pezzetti (un po' meno di un pugno) e iniziate a stenderlo col mattarello (se siete particolarmente abili) o con la macchina della pasta (come faccio io).
Consiglio n.2: a quel che ho potuto verificare, per pappardelle e tagliolini lo spessore giusto della macchina della pasta è il "5". Il 6 potrebbe andare bene per i tortellini, ma su questi devo ancora perfezionarmi.
Non dimenticate di infarinare la pasta ad ogni passaggio onde evitare che sbolli, si spacchi o rimanga attaccata alla macchina, che avrete rapidamente infarinato prima dell'uso. L'infarinatura è una fase fondamentale soprattutto per la pasta non ripiena (tagliolini, pappardelle, ecc) poichè, quando andrete a stenderla per la seccatura, la renderà facile da maneggiare e non dovrete preoccuparvi di come evitare l'appiccicaticcio tipico della pasta all'uovo.
Per stendere la pasta vi consiglio un classico stendino da panni ben pulito in alternativa alla classica canna di bambù, ormai decisamente fuori moda.
La pasta fatta in casa può essere consumata fresca o al termine del processo di essiccazione che durerà al massimo 1 ora.
Va cotta nella classica grande pentola di acqua bollente (salata) per pochi minuti, 4-5 per i tagliolini, 5-6 per le pappardelle.
Dateci dentro!
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"L'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale!" (Ego)