Oggi per pranzo sono tornato in uno dei miei locali preferiti, il ristorante pizzeria "Firenze Nova". E' uno dei posti rinomati per i piatti a base di pesce, ma ad esser sincero ho sempre preso la pizza, visto che la fanno, almeno a mio giudizio decisamente buona!
Il locale non è molto grande ed è sempre strapieno, quindi è necessario prenotare o avere una buona dose di culo! Oggi, complice anche l'ora un po' tarda, c'è andata di culo. Eravamo in tre e ci siamo concessi 3 pizze: due margherita DOC (con la bufala) e una vesuvio (bianca con pomodorini interi e "ricamo" di pesto). Veramente buonissime, cotte al punto giusto e con la pasta alta, accompagnate da 3 coche medie come ai tempi delle medie!
Abbiamo finito con 2 dolci: una torta della nonna alla ricotta,che non ho assaggiato, e una cioccolato e arace che, devo esser sincero, mi ha un po' stuccato. Con 3 caffè abbiamo speso poco più di 50 €.
La pizzeria Firenze Nova è in via Benedetto Dei, a Firenze!
Un fiorentino con la passione per il buon cibo: consigli su dove mangiare e dove non mangiare a Firenze e dintorni. E se avete voglia, qualche ricetta più o meno semplice per mettervi alla prova perchè, come dice il maestro Gusteau: "Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare!". Buon appetito a tutti! Matteo
lunedì 11 aprile 2011
Firenze Nova
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domenica 10 aprile 2011
Orecchiette al cavolfiore
Vi propongo oggi un primo di semplice esecuzione che però si confà decisamente alla stagione autun-invernale, vista la presenza, fra gli ingrendienti, del cavolfiore, anche verde.
A me piace molto utilizzare le orecchiette ma direi che qualunque tipo di pasta corta si abbina alla grande con questo profumatissimo primo.
Di seguito gli ingredienti, per un primo piatto da 3-4 persone (a seconda delle dimensioni del cavolo):
In un'ampia padella fate soffriggere per alcuni minuti, in olio extravergine d'oliva, l'aglio tagliato finissimo, il peperoncino, i pinoli (secondo gradimento) e le acciughe tagliate a pezzetti molto piccoli. Prima che l'aglio appassisca troppo, aggiungete il cavolfiore che avrete precedentemente mondato dai gambi: cercate di lasciare solo le cimette e di separarle le une dalle altre appena messe in padella. Bagnate con del buon vino bianco e fate cuocere a fiamma viva per alcuni minuti fino a creare un composto quasi cremoso. Qualora dovesse asciugarsi troppo, aggiungete qualche cucchiaio dell'acqua di cottura. Aggiustate di sale e di pepe e completate nel sugo la cottura della pasta.
Servite con abbondante parmigiano.
Alcuni consigli per le varianti: come sempre, fantasia al potere! Ma le idee che possono cambiare un piatto come questo sono infinite e riguardano il soffritto che facciamo all'inizio. Secondo vostro gradimento potete aggiungere burro, uvetta, erba cipollina, capperi tagliati finissimi e qualunque ingrediente capace di profumare e insaporire, erbe su tutti.
A me piace molto utilizzare le orecchiette ma direi che qualunque tipo di pasta corta si abbina alla grande con questo profumatissimo primo.
Di seguito gli ingredienti, per un primo piatto da 3-4 persone (a seconda delle dimensioni del cavolo):
- 1 cavolfiore
- un paio di acciughe
- 2 spicchi d'aglio
- 1 peperoncino
- pinoli
- vino bianco
- olio, sale, pepe
In un'ampia padella fate soffriggere per alcuni minuti, in olio extravergine d'oliva, l'aglio tagliato finissimo, il peperoncino, i pinoli (secondo gradimento) e le acciughe tagliate a pezzetti molto piccoli. Prima che l'aglio appassisca troppo, aggiungete il cavolfiore che avrete precedentemente mondato dai gambi: cercate di lasciare solo le cimette e di separarle le une dalle altre appena messe in padella. Bagnate con del buon vino bianco e fate cuocere a fiamma viva per alcuni minuti fino a creare un composto quasi cremoso. Qualora dovesse asciugarsi troppo, aggiungete qualche cucchiaio dell'acqua di cottura. Aggiustate di sale e di pepe e completate nel sugo la cottura della pasta.
Servite con abbondante parmigiano.
Alcuni consigli per le varianti: come sempre, fantasia al potere! Ma le idee che possono cambiare un piatto come questo sono infinite e riguardano il soffritto che facciamo all'inizio. Secondo vostro gradimento potete aggiungere burro, uvetta, erba cipollina, capperi tagliati finissimi e qualunque ingrediente capace di profumare e insaporire, erbe su tutti.
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venerdì 8 aprile 2011
L'amatriciana (quella ufficiale)!
Torno a scrivere sul blog dopo troppo tempo di assenza: in realtà avrei alcune recensioni da postare, ma il tempo a disposizione è stato veramente pochissimo! Mi accingo quindi a postare una ricetta semplice, veloce ma sicuramente tradizionale ed ufficiale: l'amatriciana.
Siamo abituati a gustarla con i bucatini, ma il mio consiglio è di provarla con della pasta corta tipo mezze maniche, capace quindi di accogliere al suo interno il sugo.
Gli ingredienti:
Preparazione:
Tagliate il guanciale a dadini o a listarelle, rovesciatelo in una teglia anaderente senza alcun tipo di condimento: accendendo la fiamma, infatti, il grasso inizierà a sciogliersi e diventerà quest'ultimo la base di soffrittura. Dopo qualche minuto di cottura a fiamma vivace, aggiungete il pomodoro e fate ritirare il tutto fino a ridurlo a crema.
Contemporaneamente cuocete la pasta e scolatela al dente: completate la cottura nel sugo, a fiamma viva, aggiungendo il pecorino grattugiato "a pioggia" in gran quantità ed aggiustando di pepe nero macinato.
Servite cospargendo nuovamente, se gradito, di pecorino e accompagnate il tutto con un vino dei colli laziali.
Siamo abituati a gustarla con i bucatini, ma il mio consiglio è di provarla con della pasta corta tipo mezze maniche, capace quindi di accogliere al suo interno il sugo.
Gli ingredienti:
- guanciale di amatrice (fondamentale non utilizzare la pancetta!)
- polpa di pomodoro finissima o pomodori pelati
- pecorino romano grattugiato
- pepe
Preparazione:
Tagliate il guanciale a dadini o a listarelle, rovesciatelo in una teglia anaderente senza alcun tipo di condimento: accendendo la fiamma, infatti, il grasso inizierà a sciogliersi e diventerà quest'ultimo la base di soffrittura. Dopo qualche minuto di cottura a fiamma vivace, aggiungete il pomodoro e fate ritirare il tutto fino a ridurlo a crema.
Contemporaneamente cuocete la pasta e scolatela al dente: completate la cottura nel sugo, a fiamma viva, aggiungendo il pecorino grattugiato "a pioggia" in gran quantità ed aggiustando di pepe nero macinato.
Servite cospargendo nuovamente, se gradito, di pecorino e accompagnate il tutto con un vino dei colli laziali.
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